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Campagne Zéro Expulsion

Brasile

Sta per cominciare la giornata di lotta per la riforma urbana

Brasile: 1 Ottobre 2007

Ancora una volta i movimenti sociali urbani e il Forum Nazionale per la Riforma Urbana scenderanno in strada per la loro mobilitazione annuale. Come nel 2005, quando organizzarono una marcia a Brasilia cui parteciparono 5.000 persone, e nel 2006, in occasione della prima edizione della Giornata di Lotta per la Riforma Urbana, è giunta l’ora della mobilitazione del 2007. Nei giorni 1 e 2 Ottobre tutte le organizzazioni e i movimenti sociali che reclamano città più giuste e democratiche organizzeranno manifestazioni regionali in occasione della seconda edizione della Giornata Nazionale di Lotta per la Riforma Urbana e il Diritto alla Città.

Il 1 Ottobre è la Giornata Mondiale dell’Habitat, una giornata internazionale in cui nel mondo intero l’attenzione è rivolta alla questione del diritto all’abitazione. Le organizzazioni e i movimenti richiedono che in Brasile la Giornata Mondiale dell’Habitat (che in realtà viene sempre celebrato il primo lunedì di Ottobre) sia dichiarata ufficialmente Giornata Nazionale per la Riforma Urbana. A questo scopo è già stata portata avanti un’iniziativa di fronte al Congresso Nazionale.

Uno dei grandi temi della Giornata di quest’anno sarà l’appello affinché sia intensificata la partecipazione sociale nella gestione delle città. In molte città brasiliane la società si è già mobilitata esigendo l’istituzione di consigli municipali per la discussione di politiche pubbliche e per il controllo sulla gestione municipale. A livello nazionale, le politiche urbane vengono discusse al Consiglio Nazionale delle Città. L’efficacia di tali consigli, tuttavia, è ancora limitata da vari fattori. Ciò che si richiederà in questa giornata è la regolamentazione di tali organi, dove già esistano, e la creazione di nuovi organi di partecipazione con garanzia della loro efficacia.

Un punto molto importante dell’orientamento della Giornata per la Riforma Urbana di quest’anno riguarda il Programma di Accelerazione della Crescita, il PAC, un’iniziativa del governo federale per la realizzazione di opere pubbliche di vario tipo e funzione. Gran parte delle considerevoli risorse che il governo impegnerà nel PAC saranno destinate alla realizzazione di infrastrutture in aree urbane. È necessario che tali opere vengano discusse con i diretti beneficiari, cioè la società civile di ogni località. È inoltre fondamentale che la scelta stessa dei progetti e la destinazione delle risorse sia discussa socialmente nei consigli. In caso contrario, potrebbe avvenire ciò che solitamente avviene nel paese quando vi sono investimenti pubblici di grande portata: le opere rappresentano migliorie poco significative per le popolazioni, hanno scarso impatto positivo nella vita dei più poveri e generano guadagni economici e politici fuori dal comune per le imprese e per altri settori imprenditoriali.

E, non poteva essere altrimenti, la Giornata di Lotta per la Riforma Urbana rivendicherà la riduzione del tragico deficit abitativo del Brasile per mezzo di concrete politiche per l’abitazione popolare. Si calcola che la domanda di alloggio in Brasile sia di 7 milioni di unità abitative. Sotto tutti i punti di vista, una politica pubblica che miri a ridurre tale scandalosa situazione dovrà dare priorità alle famiglie con almeno 5 salari minimi di rendita. Grazie al progetto di legge presentato dai movimenti popolari urbani, esiste già il Fondo Nazionale dell’Abitazione di Interesse Sociale, una risorsa pubblica destinata a tale scopo. Dall’altra parte, ci si è resi conto che esistono molti edifici non sfruttati, sia di proprietà pubblica (dei governi federale, statali e municipali) che privata.

Relativamente al Fondo, le organizzazioni esigono che le risorse siano ampliate. Ma non solo questo. La costruzione stessa degli edifici non dovrà rimanere sotto il controllo totale del governo e delle imprese. Sono già state sperimentate molte volte in Brasile le associazioni comunitarie e le cooperative per l’edificazione di case popolari a partire da un modello di auto-gestione. Queste organizzazioni possono e devono avere accesso alle risorse del Fondo e del PAC al fine di realizzare, secondo modi e regole autonomamente definite, l’abitazione che sarà poi loro destinata, con la legittimità conferita dal diritto umano per molti anni disatteso.

Gli edifici pubblici vuoti, invece, sono il principale e più visibile esempio di proprietà di cui non sia rispettata la funzione. Sapendo questo, i movimenti sociali delle città stanno regolarmente occupando tali edifici per non essere costretti a dormire in strada. È necessario che questi edifici diventino uno dei punti di forza della riforma urbana, affinché siano trasformati immediatamente in edifici di alloggio popolare, così definiti dalla politica pubblica dei governi nei loro vari organi.

Ogni volta che uno di questi edifici “oziosi” viene occupato, sia esso pubblico o privato, la Giustizia ha sempre molta fretta di definire i termini per il ripristino della proprietà. La polizia, a sua volta, si mobilita con estrema prontezza per attuare gli sfratti. E, quasi sempre, questi sfratti si sviluppano in tragici casi di violenza. Per tutto questo, durante questa Giornata, una delle bandiere sarà la creazione di una politica nazionale di prevenzione degli sfratti. Ciò dovrà comprendere una revisione del comportamento padronale del Potere Giudiziario, che tende ad analizzare l’occupazione degli edifici vuoti solamente nell’ottica del diritto alla proprietà ma che non si preoccupa del diritto all’abitazione. Inoltre, dovrà esserci l’impegno da parte dei governi statali per una modifica del comportamento della polizia. Ma da ciò deriva soprattutto la necessità di realizzare alloggi popolari di qualità.

Ai primi di Ottobre il Brasile sarà certamente scosso da questo dibattito, che emergerà in varie città per iniziativa dei forum regionali per la riforma urbana e dei movimenti sociali e che a Brasilia avrà il suo grande risvolto sulla scena politica. Alla testa di questa intensa mobilitazione ci sono i quattro grandi movimenti sociali urbani del Brasile: la Central dos Movimentos Populares (Centrale dei Movimenti Popolari), il Movimento Nacional de Luta por Moradia (Movimento Nazionale di Lotta per l’Abitazione), la União Nacional de Moradia Popular (Unione Nazionale dell’Alloggio Popolare) e la Confederação Nacional das Associações de Moradores (Confederazione Nazionale delle Associazioni degli Abitanti). Assieme a questi, il Forum Nazionale per la Riforma Urbana, un’organizzazione ampia e molto varia, in cui la FASE si occupa della segreteria, e che riunisce migliaia di persone nello sforzo di costruire città democratiche, giuste e sostenibili per tutti.