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Campagne Zéro Expulsion

Sfratti pubblici per interessi privati

L'abbellimento della città, il gruppo Silver Bird e il Governatore dello Stato

Cosa sta succedendo in Nigeria? Perché la comunità internazionale non parla mai della tragedia riguardante l'altissimo numero di demolizioni e sfratti che avvengono ogni giorno a Port Harcourt e in altre città?

Probabilmente perché gli sfratti in corso sono il risultato della globalizzazione sulle città africane,, e successivi alla forte urbanizzazione iniziale. Oggi, quelle stesse città sono diventate merce in vendita per investitori che non si accontentato più soltanto del petrolio.

Nel giugno del 2008, il Governatore del RiverState (Nigeria), Rt. Hon. Rotimi Amaechi, avviò un processo da lui presentato come "abbellimento " di Port Harcourt, la capitale della nazione. Questa operazione, culminata con la demolizione di numerosiedifici , ha portato in soli due mesi alla diaspora di più di un milione di persone sfrattate con la forza dalle proprie case. L'operazione è stata portata avanti violando il procedimento previsto dalla legge e le norme riguardanti il preavviso, senza consultare i diretti interessati né discutere delle possibilità di provvedere ad un alloggio alternativo adeguato.Altro aspetto di quanto le demolizioni siano state effettuate arbitrariamente e in totale violazione della legge è l'uso illegale di soldati, poliziotti armati e criminali per intimidire le vittime degli sfratti1 .

Appena sei mesi dopo l'inizio delle demolizioni illegali, il Governatore dello Stato ha spostato la sua attenzione dall' “abbellimento della città” , all'acquisizione forzata di alcuni edifici utili al raggiungimento di interessi privati. Durante il processo di acquisizione, migliaia di famiglie sono state espropriate delle proprie case senza riceverne notifica e senza avere la possibilità di cercare un alloggio alternativo. La stragrande maggioranza delle vittime è dovuta tornare al proprio villaggio di origine, a spese del proprio lavoro, dell'istruzione dei figli e della salute fisica, mentale e morale dei familiari, che ora sono esposti alla povertà e alla fame e hanno urgente bisogno di assistenza.

Inoltre, il Governatore dello Stato ha minacciato di impadronirsi e demolire non solo tutti gli edifici presenti ad Azikiwe street, Ojoto street e Iloabuchi street nella zona di Diobu a Port Harcourt, ma anche dell'intera zona portuale, in particolare delle aree di Abonnema Wharf e Njemanze, dell'Education-Bus Stop e del parco Isaac Boro2 : tutto questo per far spazio a un'impresa privata dell'intrattenimento di proprietà della Silverbird Showtime . Queste zone costituiscono un terzo dell'area urbana del centro di Port Harcourt e forniscono un tetto a più di 600.000 persone. A causa della grande penuria di alloggi in città, se i loro appartamenti venissero distrutti senza l'offerta di un alloggio alternativo, queste persone non avrebbero altra scelta che tornare al proprio villaggio di origine.

Per mandare avanti il progetto Silverbird , tra il 9 eil 16 febbraio il Governatore dello Stato ha inviato una flotta di bulldozer a Abonnema Wharf Road che ha distrutto l'intera area, consegnandola in mano al gruppo Silverbird . La demolizione, che ha colto i residenti completamente di sorpresa, ha avuto come risultato la distruzione di chiese, scuole, attività commerciali e appartamenti residenziali. L'operazione, culminata con il furto e la confisca di beni per un valore che supera i 670.000 dollari statunitensi, é stata realizzata da più di 120 funzionari del Governo, tra cui i membri dello staff del Ministero per lo Sviluppo Urbano, poliziotti armati, soldati e criminali.

Come prova delle modalità arbitrarie e senza scrupoli con cui la demolizione è stata portata avanti, possiamo citare il caso del Reverendo Mason West della Bible Faith Church, picchiato, arrestato e detenuto per aver cercato di entrare nella sua chiesa per recuperare il pulpito e le bibbie. Prima dell'inizio della demolizione, il Commissario per lo Sviluppo Urbano, Barrister Osima Ginah, si era recato di persona in tutte le scuole della zona, compresi asili e scuole elementari. Accompagnato da poliziotti e soldati armati, aveva buttato fuori dalla scuola alunni e insegnanti, minacciando di arrestarli se avessero osato tornare.

Da sottolineare che i funzionari del Governo hanno rubato anche oggetti personali degli inquilini, sostenendo che il Governo li aveva acquisiti con gli edifici. Anche un immobile di proprietà della National Union of Tenants della Nigeria (Associazione Nazionale degli Inquilini) del valore di più di due milioni di Naira (circa 15.000 dollari) è tra quelli requisiti dai funzionari, che hanno invaso l'associazione con criminali a loro affiliati.

Per giustificare il proprio operato, il Governatore dello Stato ha falsamente dichiarato, attraverso il commissario per lo sviluppo urbano, che la questione delle demolizioni di Port Harcourt era stata definita lo scorso novembre durante il quarto World Urban Forum tenutosi in Cina e che l'operazione godeva del supporto di UN-Habitat3 .

Un "abbellimento" che viola sfacciatamente la legge

Valutate le circostanze in cui si sono svolte le demolizioni e il modo in cui sono state effettuate, consideriamo l'intera operazione come irresponsabile ed illegale e teniamo a sottolineare che è stata portata avanti nella più totale violazione dei principi di protezione procedurale e delle norme di legge - considerando: 

  • che il capitolo IV della Costituzione della Repubblica Federale della Nigeria afferma il diritto alla vita (Art. 33), il diritto ad un giusto processo (Art. 34) e il diritto alla dignità dell'essere umano (Art. 36). Il Governo ha palesemente violato questi diritti. 
  • che il capitolo IV articolo 37 della Costituzione della Repubblica Federale della Nigeria garantisce il diritto di tutti alla privacy e alla vita familiare, che non possono essere conseguiti se le abitazioni vengono distrutte o danneggiate, oppure se i cittadini ne vengono privati. Il Governo ha palesemente violato questi diritti. 
  • che il capitolo 10, articolo 14, della Legge della Federazione della Nigeria - 1990 (Carta africana dei diritti dell'uomo e dei popoli) afferma che la proprietà può essere violata solamente su ordine del Governo e nell'interesse dei bisogni della collettività; il modo in cui le zone portuali di Abonnema Wharf e Njemanze sono state acquisite con la forza a favore della Silverbird Showtime non ha nulla a che fare con l'interesse collettivo, quanto piuttosto con quello dei proprietari dell'impresa. 
  • che il modo in cui le demolizioni sono state effettuate dal Governo dello Stato di River viola la completa e progressiva realizzazione del diritto ad un alloggio adeguato, come definito negli strumenti legali internazionali ratificati dal Governo Federale della Nigeria: 
    • Articolo 11(1) del Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali. In particolare, i commenti generali 4 e 7 proibiscono gli sfratti che non prevedono il preventivo accordo per unrialloggio adeguato. Durante il 6° e 9° incontrotenutoi tra il 29 aprile e il primo maggio 1998, il Comitato delle Nazioni Unite ha adottato le seguenti Conclusioni: "42. Il Comitato esorta il governo della Nigeria a cessare immediatamente i massicci ed arbitrari sfratti di persone dalle loro abitazioni e a prendere le misure necessarie per alleviare la condizione in cui versano coloro che sono stati soggetti agli sfratti abusivi o sono troppo poveri per potersi permettere un alloggio decente. Considerando il grande deficit abitativo, il governo della Nigeria dovrebbe stanziare risorse finanziare adeguate e fare il necessario per combattere questa grave situazione. 43. Il Comitato suggerisce la messa in atto e il mantenimento di un dialogo più aperto e positivo tra il Comitao stesso e il Governo nigeriano. E che non devono necessariamente trascorrere cinque anni affinché esso si concretizzi. Il Comitato invita il Governo a consegnare, entro il primo gennaio 2000, una seconda relazione periodica esaustiva, redatta in conformità alle linee guida del Comitato”. La relazione non è stata mai consegnata. 
    • Articolo 27 della Convenzione sui diritti del'infanzia prevede il diritto ad un alloggio adeguato. Il Comitato delle Nazioni Unite riunitosi per la 1025ma volta il 28 gennaio 2005, ha adottato le seguenti Conclusioni riguardanti il mancato rispetto da parte della Nigeria della Convenzione sui diritti dell'infanzia: "70. Il Comitato raccomanda che lo Stato parte: (a) intraprenda un ampio studio sulle cause e gli effetti di questo fenomeno e stabilisca una strategia generale riguardante l'alto e sempre maggiore numero di bambini senzatetto, con lo scopo di prevenire e ridurre questo fenomeno; (b) assicuri che i bambini senzatetto ricevano un'alimentazione adeguata, vestiti, alloggio, assistenza sanitaria e la possibilità di conseguire un'istruzione, tenendo conto della propria vocazione e delle abilità sociali e personali, al fine di sostenere il loro completo sviluppo". 
    • Gli effetti combinati degli articoli 4, 14, 16 e 18 della Carta africana dei diritti dell'uomo e dei popoli (Ratification and Enforcement Act 1990) inscrivono il diritto alla casa nella Carta i, includendo la proibizione degli sfratti forzati. 
    • Le continue demolizioni portate avanti dal Governo minacciano il raggiungimento da parte della Nigeria dell'Obbiettivo 7 Target 11 degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, per non parlare di come questo vada contro l'impegno assunto dalla Nigeria in quanto firmataria dell'Agenda Habitat. 

1  Ordinanza dell'Alta Corte Federale della Nigeria del 29 ottobre 2008, atto numero:: FHC/PH/CS/563/2008.

2  Pagina 3 del numero del 29 novembre-3 dicembre 2008 del Herald Truth Newspaper

3  Intervista del sabato 21 febbraio 2009 con il Commissario, trasmessa dalla stazione radiofonica Silverbird (93.7 FM)